Maurizio Pollini (Milano, 28 gennaio 1942 – Milano, 23 marzo 2024) è stato un pianista e direttore d'orchestra italiano, considerato uno dei più importanti interpreti del XX e XXI secolo.
La sua carriera, iniziata con la vittoria del Concorso pianistico internazionale Fryderyk Chopin di Varsavia nel 1960, lo ha portato a esibirsi nei più prestigiosi teatri e sale da concerto del mondo. Pollini si è distinto per la sua tecnica impeccabile, la profondità interpretativa e un vastissimo repertorio che spazia dal barocco alla musica contemporanea.
Aspetti Salienti:
Repertorio: Pollini era rinomato per la sua capacità di affrontare con maestria sia i classici (Beethoven, Chopin, Debussy) che i compositori del Novecento (Schönberg, Webern, Boulez). La sua interpretazione della Seconda Scuola di Vienna era particolarmente apprezzata.
Impegno Politico: Pollini è stato noto anche per il suo impegno politico e sociale. Negli anni '60 e '70 si era avvicinato alle tematiche legate alla sinistra e alla lotta per i diritti civili.
Riconoscimenti: Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il Premio Ernst von Siemens, il Praemium Imperiale e il Leone d'oro alla carriera della Biennale di Venezia.
Direttore d'Orchestra: Pur essendo principalmente un pianista, Pollini ha anche intrapreso la carriera di direttore d'orchestra, dirigendo importanti orchestre a livello internazionale.
Eredità: La sua influenza sulla musica classica è innegabile, e le sue registrazioni continuano a essere considerate pietre miliari nell'interpretazione pianistica.
La morte di Maurizio Pollini nel 2024 ha segnato la perdita di una figura di riferimento nel panorama musicale mondiale.
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